Nonostante l’Istituto superiore di statistica e le prefetture abbiano pubblicato dati che mostrano come non sia in atto un’emergenza criminalità in Italia, questa continua ad essere il tema centrale dei titoli di prima pagina.
E continua ad essere anche il tema centrale della politica, e la questione su cui si incontrano il livello nazionale e quello locale. A volte producendo anche qualche paradosso. Ecco un piccolo esempio, dal sito di Repubblica (14 maggio 2008):
“ il responsabile del Viminale ha già iniziato a lavorare, annunciando importanti novità. Nel pomeriggio di ieri aveva incontrato il sindaco di Roma, mentre oggi è stata la volta di Letizia Moratti, primo cittadino di Milano. "Con Milano - ha detto il ministro al termine dell'incontro - è stato stipulato un patto per la 'Città sicura' che prevede molte norme" (http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/cronaca/sicurezza-politica-3/lavoro-dl-13mag/lavoro-dl-13mag.html)
Ma non basta, al ministro della giustizia è stata attribuita una delega a definire le norme per fare della “clandestinità” un reato (cosa che potrebbe avere come conseguenze quella di rallentare molto tutte le procedure che potrebbero portare all’espulsione dei clandestini e di produrre un nuovo ambito di attività per la giustizia penale).
E la de-legificazione? Sembrava ormai riconosciuto da tutti il fatto che in Italia ci fosse un eccesso di norme. Tanto assodato da creare un apposito ministero.
mercoledì 14 maggio 2008
Delegificazione?
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