giovedì 17 luglio 2008

Le politiche dell'apparenza e la rivolta dei capri espiatori

La politica contemporanea sembra spesso caratterizzata da una tendenza a rinunciare a un effettivo governo della realtà sociale e della sua complessità, scegliendo invece di costruire forme di "governo apparente", fondate sull'identificazione di cause apparenti dei problemi e di altrettanto apparenti soluzioni.
Qualche esempio: invece di agire sulla gestione dei consumi energetici e sulla diversificazione delle fonti di energia si inventa una "Robin Hood Tax" con cui punire gli "speculatori"; invece di adottare soluzioni urbane "sicure" si punta il dito sulle minoranze rom e sinti e si propone di "schedare" gli appartenenti a questi gruppi etnici; invece di attuare azioni effettive di cambiamento della PA si mette in evidenza la presenza di "fannulloni e nullafacenti"... e così via.
Qualcosa però si muove.Iniziano a moltiplicarsi le reazioni dei soggetti di volta in volta messi in causa: per esempio, è il caso della creazione della "Federazione Rom e Sinti Insieme" (http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=77226) o di quella del Comitato Fannulloni Operosi (http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/economia/pubb-ammin/ricorsi-statali/ricorsi-statali.html).
Non basta per riportare l'attenzione pubblica e le politiche sui processi che effettivamente generano situazioni di crisi nelle società contemporanee, però è un primo segno di una realtà che tende a disvelarsi.

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